Il Mao di Amalfi
Francesco Mangieri, detto Mao, scultore di strada scomparso nel 2013



Francesco Mangieri, noto come Mao, nasce nel 1935 da una famiglia relativamente povera
Finiti gli studi di base va a bottega. Il nonno vuole che lui impari un mestiere e allora lo dirotta in una falegnameria, all’epoca ad Amalfi ce n’erano tante. Lui diventa subito un ottimo falegname, ma si diletta anche a scolpire.
Nel 1990 un amico gli suggerisce di scolpire una pietra. Lui spiega di non averci mai provato, di aver sempre scolpito il legno, ma decide di farlo. E con la pietra emerge tutta la sua vocazione artistica.
Subito viene notato anche da critici d’arte. Tra tanti il direttore della rivista Arte, Michele Buonomo, che lo adotta e dandogli consigli su come muoversi.Nel 1997 o 98 ha mostra importante negli antichi arsenali della Repubblica di Amalfi, riscuotendo un grande enorme.
Mao non ha mai voluto vendere le sue opere a collezionisti privati. Voleva che la sua arte fosse a disposizione di tutti. Ecco perché noi membri della sua famiglia abbiamo subito aderito al Progetto Praiano NaturArte.
Mao era un vero artista di strada. In tutti i sensi: scolpiva solo ed esclusivamente davanti alla sua bottega.
I soggetti rappresentati nelle sue sculture Mao, rappresentano sia figure mitologiche, come satiri, sia i personaggi del periodo medioevale amalfitano.
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