Il Mao di Amalfi
Francesco Mangieri, noto come Mao, nasce nel 1935 da una famiglia relativamente povera
Finiti gli studi di base va a bottega. Il nonno vuole che lui impari un mestiere e allora lo dirotta in una falegnameria, all’epoca ad Amalfi ce n’erano tante. Lui diventa subito un ottimo falegname, ma si diletta anche a scolpire.
Nel 1990 un amico gli suggerisce di scolpire una pietra. Lui spiega di non averci mai provato, di aver sempre scolpito il legno, ma decide di farlo. E con la pietra emerge tutta la sua vocazione artistica.
Subito viene notato anche da critici d’arte. Tra tanti il direttore della rivista Arte, Michele Buonomo, che lo adotta e dandogli consigli su come muoversi.Nel 1997 o 98 ha mostra importante negli antichi arsenali della Repubblica di Amalfi, riscuotendo un grande enorme.
Mao non ha mai voluto vendere le sue opere a collezionisti privati. Voleva che la sua arte fosse a disposizione di tutti. Ecco perché noi membri della sua famiglia abbiamo subito aderito al Progetto Praiano NaturArte.
Mao era un vero artista di strada. In tutti i sensi: scolpiva solo ed esclusivamente davanti alla sua bottega.
I soggetti rappresentati nelle sue sculture Mao, rappresentano sia figure mitologiche, come satiri, sia i personaggi del periodo medioevale amalfitano.
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