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La chiesa di San Luca l'Evangelista

quando non c’è foschia, dalla sua piazza si vede la costa fino a Punta Licosa

By Giovanni Scala


La chiesa di San Luca Evangelista sorge sulla parte alta del paese sul lato di Praiano. Ha una posizione dominante e dal piazzale antistante, quando non c’è foschia, si può ammirare la costa dal Capo sottile al Capo di Conca fino a Punta Licosa. La facciata della chiesa è semplice e lineare: su ciascuna delle due porte laterali troviamo una finestra in stile barocco. La porta principale è sovrastata da un finestrone centrale e da un pannello di maiolica settecentesco che raffigura San Luca. La chiesa, con pianta a croce latina in stile romanico, ha tre navate. Quella centrale ha la volta a botte unghiata; le due laterali, con volta a crociera ribassata, comprendono sei cappelle, con pilastri e archi a tutto sesto. Della sua esistenza si cominciano ad avere notizie certe sin dall’XI secolo.

Anticamente la chiesa era di dimensioni inferiori e di altra forma. Lo si deduce dal ritrovamento di colonne e capitelli che facevano parte della chiesa primitiva. Tali reperti vennero alla luce negli anni Trenta, durante i lavori di scavo fatti sulla stradina adiacente al lato mare della chiesa (via Duomo), per incanalare l’acqua piovana che si accumulava sul piazzale. Notizie certe riguardanti la chiesa s’incominciano ad avere dai primi anni del 1500. Un documento riportato dallo storico amalfitano Matteo Camera, datato 3 ottobre 1562, afferma che: “in detta chiesa si doveva radunare tutto il popolo di Praiano e Vettica Maggiore per eleggere i nuovi sindaci- ciò doveva avvenire alla fine di agosto e non si sa per quale ragione non s’era fatto”. Altri dati provengono dalle lapidi sepolcrali oggi coperte dal pavimento anche se rimasta solo quella che chiudeva la fossa dei confratelli della Congregazione del SS.Rosario, datata 1501. Questa lapide era stata ricavata dal coperchio di un sarcofago, riutilizzato, e non fu rimessa al suo posto dopo la sostituzione del pavimento delle due navate laterali. Altre lapidi nascoste sotto il pavimento sono datate 1537 e 1587. Da esse si comprende che la chiesa agli inizi del 1500 era già di dimensioni probabilmente simili a quelle attuali. Verso la metà del 1500, in quanto più grande, la chiesa di San Luca sostituì quella di San Giovanni, che anticamente era la principale del paese. Col passar degli anni fu cambiato il santo patrono, da San Giovanni a San Luca Evangelista.

Nell’anno 1700, con decreto della Sacra Congregazione dei Riti di Roma, San Luca viene dichiarato ufficialmente Protettore di Praiano. Il 1768 segna la fine dei lavori di restauro iniziati alcuni anni prima. Gli interventi di quel periodo compresero anche la copertura con un tetto con travi di legno, tegole e coppi. Internamente vennero aggiunti stucchi e decorazioni, che cambiarono il suo volto originale. Nel 1772 venne consacrata, come ricordato dalla lapide al lato interno destro della porta principale. Nel 1790 venne posato un pavimento in cotto maiolicato di scuola napoletana, con disegni di finissima fattura che ancora oggi si può ammirare seppure logorato dal tempo.

La chiesa ha tredici altari, tra i quali: • Altare maggiore della navata centrale, dedicato a San Luca, è il gioiello della chiesa. In marmo con due “puttini” all’estremità superiore è decorato con foglie, fiori, e uccelli. Alla sua destra (lato mare), troviamo la cappella del Rosario che conserva un dipinto su tavola raffigurante la Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Caterina, opera attribuita all’artista praianese Padovano de Montorio e datata 1582. • Altare di San Raffaele, in marmo, con un dipinto su tela che raffigura L’Arcangelo con Tobia”, databile intorno alla fine del 1700; • Altare dell’Immacolata Concezione in marmo, la cui cappellina è ornata di stucchi e racchiude un imponente dipinto su tavola, raffigurante l’Immacolata. L’opera è attribuita al pittore Silvestro Buono, discepolo di Gian Bernardo Lama, che operava a Napoli verso la fine del 1500. • Altare in marmo del Crocifisso e del Cristo morto, con due sculture lignee, il Cristo morto della metà del 1800 e il Crocifisso, opera eseguita dallo scultore napoletano Lorenzo Cerasuolo nel 1773. • Altare in marmo dedicato a Santa Lucia. Il quadro che sovrasta l’altare della “Circoncisione” di Gesù, dipinto su tavola è una delle maggiori opere che si conservano in chiesa ed è attribuita al pittore (di origine praianese,secondo la storia locale) Gian Bernardo Lama o della Lama che la eseguì intorno al 1565/70 a Napoli. Anticamente faceva parte della cappella gentilizia del “Nome di Dio” di patronato della famiglia Russo.

Sopra l’altare della Cappella della Beata Vergine del Carmelo vi è invece un dipinto su tavola che rappresenta la Vergine del Carmine, opera attribuita a Gian Bernardo Lama databile intorno al 1560. La chiesa ha due organi a canne, entrambi di scuola napoletana. Il più grande, dei quale è del 1755. Si conservano inoltre quindici statue in legno, in cartapesta e argento, incluso La statua di San Luca, databile intorno alla prima metà del 1600, di scuola napoletana e decorata in oro zecchino. La chiesa è affiancata, attraverso un arco con passaggio della via comunale, da un campanile a forma quadrangolare diviso in tre parti da cornicioni in tufo costruito intorno al 1500. Sulla parte alta troviamo quattro grandi monofore, dove sono state sistemate le cinque campane. L’orologio in maiolica, al centro del campanile, è stato realizzato a Napoli nel 1872.

San Luca viene festeggiato tre volte l’anno, il 18 ottobre, giorno a lui dedicato, il lunedì in albis e la prima domenica di luglio, che è la festa maggiore. Oggi la chiesa di San Luca è amministrata e curata dal parroco don Luigi Amendola.

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