Le maschere di Patrizia
Con le sue maschere, Patrizia Marchi ci prepara a un viaggio verso il cielo









L'artista Patrizia Marchi in parole sue
Biografia
Ho fatto l’accademia delle Belle Arti, a Napoli, interessandomi inizialmente alla pittura a olio. Poi mi sono trasferita a Praiano, nel cuore della Costiera Amalfitana, dove sono nati i miei due figli. E piano piano mi sono avvicinata alla ceramica che comunque è un’arte tradizionale della zona.
Mi sono interessata alla ricerca di smalti, all’abbinamento di tipi diversi di smalti, lucidi e meno lucidi. Dopodiché ho cominciato a lavorare sempre più la creta, soprattutto a produrre con piccole sculture. Nel creare delle forme tridimensionali mi sentivo più a mio agio.
Quando mi è stato proposto di partecipare il Progetto NaturaArte, da una parte sono stata contenta perché avrei lasciato qualcosa di me al paese in cui sono vissuta molti anni, ma dall’altra parte anche un po’ spaventata. Perché come tutta la Costiera Amalfitana, Praiano è carico di una energia e di una bellezza incredibile. Per cui qualsiasi intervento artistico deve essere delicato e in armonia con quello che lo circonda.
Per il percorso di Via Croce ho scelto di fare delle maschere. Perché la maschera è un archetipo e rimanda a qualcosa di più universale.
Molte sono maschere che intendono riprendere gli spiriti del posto, metà uomo e metà natura.
Via Croce è dove il centro abitato finisce e si entra nella natura con una scalinata che sale su per la montagna fino ad arrivare al convento di San Domenico. Le mie opere sono una forma di preparazione a questo viaggio.
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