Ferdinando Vassallo e le sue pietre galleggianti
L'artista Ferdinando Vassallo in parole sue
Biografia
Ho istudiato all’istituto d’arte di Salerno, dove ho conseguito il diploma nel ‘73.
Poi ho cominciato subito a lavorare, a fare ceramica, prima nei laboratori locali del mio paese, Montecorvino, poi a Vietri, dove ho lavorato nella bottega D’Amore.
Nel ‘78 ho fondato il laboratorio di ceramica Terraviva a Montecorvino e poi, all’inizio del 2000 ho messo su un altro laboratorio con un collega, Chiaroscuro.
Ho esposto a Milano alla galleria di Lia Rumma, al museo della ceramica di Salerno.
Negli anni sono avvicinato sempre di più al concetto del tempo e dello spazio, lavorando sui soggetti più vari.
Fino ad arrivare alle pietre, che ritengo siano come l’essenza del cosmo. In fondo siamo tutti pietre che galleggiamo nel cosmo.
Il progetto di Praiano calzava a pennello, perché Praiano è fatta di cielo, di mare e di pietre. E mi è sembrato opportuno aggiungere pietre su pietre, producendo delle pietre in ceramica in smalto lucido che nascondono una parola, o un’espressione del vecchio dialetto praianese.
Il progetto comprende anche otto pannelli, che rappresentano scorci caratteristici della zona.
Quella del museo a cielo aperto è chiaramente una evoluzione del concetto standardizzato e limitante delle museo dentro quattro mura, ed è molto più interessante, più fruibile e, direi, arricchente.
Ogni pietra, come ogni persona, e’ diversa dall’altra, ma galleggia nello stesso cosmo. Ed è assurdo, oltre che inutile, scontrarsi tra noi.
Il mio dunque vuole essere un messaggio di unita’ e pace tra tutte le componenti del cosmo.
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