Loading…

Torna e ritorna a Surrient'

Una straordinaria terrazza sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio

By AmalfiCoasting


La fondazione di Sorrento è tradizionalmente attribuita ai greci, ma Sorrento ebbe come primi abitanti stanziali i popoli italici, a partire dagli Etruschi e poi, dal 420 a.C., importante fu l'influsso degli Osci.

In età romana, Sorrento è ricordata per aver partecipato all'insurrezione degli Italici (90 a.C.).

Durante la crisi del dominio bizantino in Italia, la cittadina acquistò autonomia come ducato, prima sotto la supremazia dei duchi di Napoli, poi con arconti e duchi propri, sempre in lotta con Amalfi, Salerno ed i Saraceni.

Sorrento combatté i Longobardi di Benevento e conobbe lotte familiari tra i nobili locali.

Obbligato nel sec. IX da Guaimario ad accettare come proprio duca il fratello, Guido, il Ducato di Sorrento riprese la propria autonomia dopo la morte di quest'ultimo per poi perderla definitivamente nel 1137, assorbito nel nuovo regno dei Normanni.

Sorrento seguì da allora le sorti del regno, non senza ribellioni e conflitti, specie all'inizio dell'età aragonese.

Nel 1558 fu presa e saccheggiata dai Turchi; nell'inverno del 1648 la città sostenne l'assedio di Giovanni Grillo, generale del duca di Guisa.

Nella piazza principale, Piazza Tasso, sono presenti due statue: una è posta al centro di essa e raffigura il santo patrono della Città, Antonino da Campagna, l'altra, posta sul lato meridionale della piazza, raffigura il grande poeta sorrentino cinquecentesco Torquato Tasso, autore del celebre poema epico "Gerusalemme Liberata".

Il centro storico mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade di origine romana con cardi e decumani, mentre verso monte è circondato dalle mura cinquecentesche.

Vi si trovano il Duomo, riedificato nel XV secolo, con facciata neogotica, e la Chiesa di San Francesco d'Assisi, con un notevole chiostrino trecentesco, con portico arabeggiante ad archi che s'intrecciano su pilastri ottagonali.

Nel museo Correale di Terranova sono esposte collezioni di reperti greci e romani e di porcellane di Capodimonte, con una sezione dedicata alla pittura del XVII-XIX secolo; dal parco si gode inoltre una magnifica vista sul golfo.

Presso la Punta del Capo, 3 km a ovest, si trovano resti romani ritenuti della villa di Pollio Felice (I secolo d.C.).

Un'altra villa marittima è la "Villa di Agrippa Postumo", situata letteralmente sotto l'odierno Hotel Bellevue Syrene. La villa fu fatta costruire dallo sfortunato nipote di Augusto.

Guarda il video su Sorrento